News sul Trotto in Italia
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In Lombardia stanno valutando di riaprire gli stadi al 30%, pare, della capienza totale per il pubblico.
In teoria anche per gli ippodromi dovrebbe modificarsi l'attuale sistema di regole anche per i centri di allenamento.....qualcuno sa qualcosa a riguardo?
In teoria anche per gli ippodromi dovrebbe modificarsi l'attuale sistema di regole anche per i centri di allenamento.....qualcuno sa qualcosa a riguardo?
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Bella domanda....robe fatte "all'italiana"....perchè si sa qualcosa della designazione relativa al canale dell'ippica? L'unica notizia certa che ho riguarda il sistema pagamenti dei premi al traguardo. E' stato completamente cambiato il sistema, il ministero e le società di corse si "parlano" settimanalmente e i premi vengono pagati in 60 giorni, a meno che il cavallo non sia stato sorteggiato per l'antidoping; in questo caso attendono l'esito dell'esame prima di pagare il premio.
Altra notizia riguarda l'ippodromo di San Siro dove da qualche giorno sono state rimosse le fastidiose transenne che tenevano lontano il pubblico dalla palazzina proprietari e dissellaggio. Adesso ci si può avvicinare senza problemi, idem al tondino (ma questo era possibile da un pò). Ovviamente restano al momento gli altri limiti. Speriamo che andando avanti vengano rimossi anche quelli e si torni alla vita normale. Domenica ho avuto occasione di andarvi personalmente. Di gente ce ne era, molte famiglie con bambini (nonostante le corse non molto interessanti per la maggior parte), poca paranoia fortunatamente. Ovvio che in caso di troppa vicinanza era necessario alzare la mascherina, ma in generale vi era serenità a mio parere.
Sabato vi sarà una grande giornata di corse, speriamo la sfruttino a dovere perchè con la mancanza dell'accesso allo stadio tante persone possono riversarsi all'ippodromo e questo sarebbe accendere un bel faro sulla povera ippica.

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da ilfattoquotidiano.it
La partita San Siro, il centro ippico di Trenno (per ora) è salvo. Niente sfratto dalle scuderie, operatori firmano con Snaitech: ‘Atto di fiducia’
Allenatori e proprietari hanno portato avanti per mesi un braccio di ferro con la società, proprietaria delle strutture, per la clausola che prevede la facoltà di recesso nel caso di "un cambio di destinazione d’uso". Snaitech ha sempre smentito una possibile speculazione immobiliare legata alla costruzione del nuovo stadio. Il portavoce del Comitato ippici, Meiohas: "Visto l'impegno a non chiudere il centro, abbiamo deciso di firmare". In gioco centinaia di posti di lavoro e il destino di un intero settore"
Dopo mesi di lotta, gli allenatori del centro ippico di Trenno hanno deciso di firmare. Di fidarsi della parola data da Snaitech, proprietaria delle strutture, nonostante quella clausola inserita nel contratto che dà alla società la facoltà di recesso se si verifica “un cambio di destinazione d’uso degli immobili e/o dei terreni di cui al centro d’allenamento”. Lo scontro era in corso ormai dalla fine dello scorso anno, quando Snaitech ha proposto un nuovo contratto di servizio ad allenatori e proprietari che operano nelle scuderie e sulle piste di Trenno. Il Comitato Ippici San Siro, costituito ad hoc, ha fin da subito contestato le clausole inseriti alla voce recesso. La chiusura del centro significherebbe infatti la fine del galoppo in Italia. Quei terreni sono diventati molto appetibili perché collegati alla riqualificazione dell’intera area di San Siro che ruota intorno alla costruzione del nuovo stadio. Una possibile speculazione immobiliare che Snaitech ha sempre negato di voler perseguire, confermando nei mesi scorsi a ilfattoquotidiano.it che “non c’è alcun piano di disimpegno o disinvestimento sull’ippica”. Un concetto ribadito anche da Stefano Marzullo, Direttore Business Unit Ippodromi Snai, durante l’audizione in Quarta commissione della Regione Lombardia, tenuta giovedì scorso. Di fronte alle nuove rassicurazioni pubbliche, allenatori e proprietari “con un atto di fiducia hanno deciso che firmeranno il contratto”, spiega a ilfattoquotidiano.it Moreno Meiohas, portavoce del Comitato ippici.
“La maggior parte degli allenatori e proprietari, visto l’impegno a non chiudere il centro, ha deciso di firmare”, racconta Meiohas. Con la firma, saranno ritirate le lettere di sfratto inviate nel corso dell’estate da Snaitech agli allenatori, in cui si davano 120 giorni di tempo per liberare le scuderie. La parola fine a un braccio di ferro durato almeno 9 mesi: “La firma è un atto d’amore verso la nostra passione – spiega Meiohas – con l’augurio che si ritrovi un clima sereno e costruttivo tra la proprietà e gli operatori ippici”. Lo scontro aveva riguardato appunto le clausole inseriti da Snaitech: nello specifico – citando il contratto – la facoltà “di recedere in qualsiasi momento“, “dando un preavviso scritto all’altra parte di 180 giorni”. Una possibilità prevista al verificarsi di quattro condizioni: che “Snaitech chiuda il bilancio con una perdita superiore a un milione di euro”, oppure che “sia deliberata la messa in liquidazione di Snaitech”. Ancora, che “si ottenga un cambio di destinazione d’uso degli immobili e/o dei terreni di cui al centro d’allenamento”. Oppure, che “vengano meno, in capo a Snaitech e/o all’Operatore ippico, le autorizzazioni necessarie previste dalla normativa vigente di settore per svolgere le attività di cui al presente contratto”. Una facoltà che Snaitech può esercitare per i primi due anni e mezzo, trascorsi i quali ciascuna parte può “esercitare il diritto di recesso dando un preavviso scritto all’altra parte di 120 giorni“.
La partita San Siro, il centro ippico di Trenno (per ora) è salvo. Niente sfratto dalle scuderie, operatori firmano con Snaitech: ‘Atto di fiducia’
Allenatori e proprietari hanno portato avanti per mesi un braccio di ferro con la società, proprietaria delle strutture, per la clausola che prevede la facoltà di recesso nel caso di "un cambio di destinazione d’uso". Snaitech ha sempre smentito una possibile speculazione immobiliare legata alla costruzione del nuovo stadio. Il portavoce del Comitato ippici, Meiohas: "Visto l'impegno a non chiudere il centro, abbiamo deciso di firmare". In gioco centinaia di posti di lavoro e il destino di un intero settore"
Dopo mesi di lotta, gli allenatori del centro ippico di Trenno hanno deciso di firmare. Di fidarsi della parola data da Snaitech, proprietaria delle strutture, nonostante quella clausola inserita nel contratto che dà alla società la facoltà di recesso se si verifica “un cambio di destinazione d’uso degli immobili e/o dei terreni di cui al centro d’allenamento”. Lo scontro era in corso ormai dalla fine dello scorso anno, quando Snaitech ha proposto un nuovo contratto di servizio ad allenatori e proprietari che operano nelle scuderie e sulle piste di Trenno. Il Comitato Ippici San Siro, costituito ad hoc, ha fin da subito contestato le clausole inseriti alla voce recesso. La chiusura del centro significherebbe infatti la fine del galoppo in Italia. Quei terreni sono diventati molto appetibili perché collegati alla riqualificazione dell’intera area di San Siro che ruota intorno alla costruzione del nuovo stadio. Una possibile speculazione immobiliare che Snaitech ha sempre negato di voler perseguire, confermando nei mesi scorsi a ilfattoquotidiano.it che “non c’è alcun piano di disimpegno o disinvestimento sull’ippica”. Un concetto ribadito anche da Stefano Marzullo, Direttore Business Unit Ippodromi Snai, durante l’audizione in Quarta commissione della Regione Lombardia, tenuta giovedì scorso. Di fronte alle nuove rassicurazioni pubbliche, allenatori e proprietari “con un atto di fiducia hanno deciso che firmeranno il contratto”, spiega a ilfattoquotidiano.it Moreno Meiohas, portavoce del Comitato ippici.
“La maggior parte degli allenatori e proprietari, visto l’impegno a non chiudere il centro, ha deciso di firmare”, racconta Meiohas. Con la firma, saranno ritirate le lettere di sfratto inviate nel corso dell’estate da Snaitech agli allenatori, in cui si davano 120 giorni di tempo per liberare le scuderie. La parola fine a un braccio di ferro durato almeno 9 mesi: “La firma è un atto d’amore verso la nostra passione – spiega Meiohas – con l’augurio che si ritrovi un clima sereno e costruttivo tra la proprietà e gli operatori ippici”. Lo scontro aveva riguardato appunto le clausole inseriti da Snaitech: nello specifico – citando il contratto – la facoltà “di recedere in qualsiasi momento“, “dando un preavviso scritto all’altra parte di 180 giorni”. Una possibilità prevista al verificarsi di quattro condizioni: che “Snaitech chiuda il bilancio con una perdita superiore a un milione di euro”, oppure che “sia deliberata la messa in liquidazione di Snaitech”. Ancora, che “si ottenga un cambio di destinazione d’uso degli immobili e/o dei terreni di cui al centro d’allenamento”. Oppure, che “vengano meno, in capo a Snaitech e/o all’Operatore ippico, le autorizzazioni necessarie previste dalla normativa vigente di settore per svolgere le attività di cui al presente contratto”. Una facoltà che Snaitech può esercitare per i primi due anni e mezzo, trascorsi i quali ciascuna parte può “esercitare il diritto di recesso dando un preavviso scritto all’altra parte di 120 giorni“.
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Mah, sinceramente non so cosa pensare....non mi pare niente di certo e definitivo, soltanto un "atto di fiducia" verso qualcuno che quanto la meriti questa fiducia lo si scoprirà soltanto a tempo debito.....magari quando sarà troppo tardi per fare qualcosa.orecchielunghe ha scritto: ↑07/10/2020 - 12:55da ilfattoquotidiano.itLa partita San Siro, il centro ippico di Trenno (per ora) è salvo. Niente sfratto dalle scuderie, operatori firmano con Snaitech: ‘Atto di fiducia’
Allenatori e proprietari hanno portato avanti per mesi un braccio di ferro con la società, proprietaria delle strutture, per la clausola che prevede la facoltà di recesso nel caso di "un cambio di destinazione d’uso". Snaitech ha sempre smentito una possibile speculazione immobiliare legata alla costruzione del nuovo stadio. Il portavoce del Comitato ippici, Meiohas: "Visto l'impegno a non chiudere il centro, abbiamo deciso di firmare". In gioco centinaia di posti di lavoro e il destino di un intero settore"
Dopo mesi di lotta, gli allenatori del centro ippico di Trenno hanno deciso di firmare. Di fidarsi della parola data da Snaitech, proprietaria delle strutture, nonostante quella clausola inserita nel contratto che dà alla società la facoltà di recesso se si verifica “un cambio di destinazione d’uso degli immobili e/o dei terreni di cui al centro d’allenamento”. Lo scontro era in corso ormai dalla fine dello scorso anno, quando Snaitech ha proposto un nuovo contratto di servizio ad allenatori e proprietari che operano nelle scuderie e sulle piste di Trenno. Il Comitato Ippici San Siro, costituito ad hoc, ha fin da subito contestato le clausole inseriti alla voce recesso. La chiusura del centro significherebbe infatti la fine del galoppo in Italia. Quei terreni sono diventati molto appetibili perché collegati alla riqualificazione dell’intera area di San Siro che ruota intorno alla costruzione del nuovo stadio. Una possibile speculazione immobiliare che Snaitech ha sempre negato di voler perseguire, confermando nei mesi scorsi a ilfattoquotidiano.it che “non c’è alcun piano di disimpegno o disinvestimento sull’ippica”. Un concetto ribadito anche da Stefano Marzullo, Direttore Business Unit Ippodromi Snai, durante l’audizione in Quarta commissione della Regione Lombardia, tenuta giovedì scorso. Di fronte alle nuove rassicurazioni pubbliche, allenatori e proprietari “con un atto di fiducia hanno deciso che firmeranno il contratto”, spiega a ilfattoquotidiano.it Moreno Meiohas, portavoce del Comitato ippici.
“La maggior parte degli allenatori e proprietari, visto l’impegno a non chiudere il centro, ha deciso di firmare”, racconta Meiohas. Con la firma, saranno ritirate le lettere di sfratto inviate nel corso dell’estate da Snaitech agli allenatori, in cui si davano 120 giorni di tempo per liberare le scuderie. La parola fine a un braccio di ferro durato almeno 9 mesi: “La firma è un atto d’amore verso la nostra passione – spiega Meiohas – con l’augurio che si ritrovi un clima sereno e costruttivo tra la proprietà e gli operatori ippici”. Lo scontro aveva riguardato appunto le clausole inseriti da Snaitech: nello specifico – citando il contratto – la facoltà “di recedere in qualsiasi momento“, “dando un preavviso scritto all’altra parte di 180 giorni”. Una possibilità prevista al verificarsi di quattro condizioni: che “Snaitech chiuda il bilancio con una perdita superiore a un milione di euro”, oppure che “sia deliberata la messa in liquidazione di Snaitech”. Ancora, che “si ottenga un cambio di destinazione d’uso degli immobili e/o dei terreni di cui al centro d’allenamento”. Oppure, che “vengano meno, in capo a Snaitech e/o all’Operatore ippico, le autorizzazioni necessarie previste dalla normativa vigente di settore per svolgere le attività di cui al presente contratto”. Una facoltà che Snaitech può esercitare per i primi due anni e mezzo, trascorsi i quali ciascuna parte può “esercitare il diritto di recesso dando un preavviso scritto all’altra parte di 120 giorni“.
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A mio parere meglio che niente, quantomeno si guadagna tempo.
Penso che, tra le righe, si possa leggere che proprietari ed allenatori, firmando il contratto, dovranno ottemperare ai loro obblighi verso Snaitech, e non solo il contrario, visto che forse questo finora non era avvenuto compiutamente. Lungi da me difendere chicchessia, ma gli impegni vanno mantenuti da entrambe le parti in causa. In passato credo che questa cosa mancasse, vedremo se il pezzo di carta varrà qualcosa, io penso di sì.
se tutto va bene siamo rovinati
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Non è questione di prendere le parti di questo o quello, mi limito a dati oggettivi. Snaitech ha avuto parecchi introiti dallo Stato in questi anni, ma ha mai sistemato finora le scuderie, eternit a parte? Implementato i servizi? Manutenzione ai box? Non mi pare....ma se mi sbaglio chiedo venia. Per questo io personalmente a questi signori non credo fino a che non vedo qualcosa di concreto.orecchielunghe ha scritto: ↑07/10/2020 - 14:59A mio parere meglio che niente, quantomeno si guadagna tempo.
Penso che, tra le righe, si possa leggere che proprietari ed allenatori, firmando il contratto, dovranno ottemperare ai loro obblighi verso Snaitech, e non solo il contrario, visto che forse questo finora non era avvenuto compiutamente. Lungi da me difendere chicchessia, ma gli impegni vanno mantenuti da entrambe le parti in causa. In passato credo che questa cosa mancasse, vedremo se il pezzo di carta varrà qualcosa, io penso di sì.
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Trinity ha scritto: ↑08/10/2020 - 14:47Non è questione di prendere le parti di questo o quello, mi limito a dati oggettivi. Snaitech ha avuto parecchi introiti dallo Stato in questi anni, ma ha mai sistemato finora le scuderie, eternit a parte? Implementato i servizi? Manutenzione ai box? Non mi pare....ma se mi sbaglio chiedo venia. Per questo io personalmente a questi signori non credo fino a che non vedo qualcosa di concreto.
Sì certo, ciò che intendo dire è che sia chi offre i servizi che chi ne usufruisce ha degli obblighi verso la controparte. Chi li fornisce deve fare tutto ciò che è previsto, chi li riceve deve sottostare alle regole esistenti, incluso il pagamento delle fatture.
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Ma certamente, purtroppo i molti che pagano regolarmente (chissà ancora per quanto visto il difficile periodo che tutti stanno affrontando) non usufruiscono di servizi all'altezza. In ogni campo penso che chiunque pagherebbe anche di più se avesse tutti i servizi di cui si necessita....orecchielunghe ha scritto: ↑08/10/2020 - 14:53Sì certo, ciò che intendo dire è che sia chi offre i servizi che chi ne usufruisce ha degli obblighi verso la controparte. Chi li fornisce deve fare tutto ciò che è previsto, chi li riceve deve sottostare alle regole esistenti, incluso il pagamento delle fatture.
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Trinity ha scritto: ↑08/10/2020 - 15:20Ma certamente, purtroppo i molti che pagano regolarmente (chissà ancora per quanto visto il difficile periodo che tutti stanno affrontando) non usufruiscono di servizi all'altezza. In ogni campo penso che chiunque pagherebbe anche di più se avesse tutti i servizi di cui si necessita....
sembra la classica situazione tipo è nato prima l'uovo o la gallina? Credo che, nel complesso, entrambe la parti abbiano le loro responsabilità, ed è proprio per questo che, nel primo messaggio, auspicavo il fatto che la firma di un contratto potrebbe finalmente mettere fine a certe situazioni poco chiare ed in qualche modo sollecitare le parti ad adempiere ai propri obblighi reciproci. Snaitech è comunque un'azienda privata, che benefici di sovvenzioni pubbliche è un altro discorso, sul quale dovrebbe intervenire chi elargisce i finanziamenti, ma a quanto pare o non vigila o non sa dove guardare. C'era il discorso della rendicontazione delle spese, ma mi pare sia stato affossato.
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secondo me la retromarcia innestata dalla societa' e' stata causata dal Covid,in questi periodi,voglia d'investire in nuove costruzioni edilizie non c'e' tanta,quindi meglio temporeggiare e continuare con i cavalli,e poi al momento opportuno,tutti sfrattati

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Ecco qualcosa riguardo la tv ippica.....dopo mesi e mesi
https://www.gioconews.it/ippica/65771-b ... e-tecniche
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